Quali libri sono veramente importanti per la pratica dello yoga, della meditazione, del pranayama, del tai chi e del chi kung?
In questa pagina dell’associazione Namaskar Asd proponiamo i commenti di alcuni soci su alcuni dei testi più interessanti tra il migliaio di volumi che possono essere presi in prestito presso la nostra biblioteca
Libri yoga sui testi classici e sulle tradizioni dello Yoga
SWAMI SATYANANDA SARASWATI “QUATTRO CAPITOLI SULLA LIBERTÀ” EDITORE SATYANANDA ASHRAM ITALIA 2010 PAGG 376 € 24,00
Il libro riporta il testo in devanagari degli Yoga Sutra di Patanjali, la traslitterazione ed un approfondito Commento di Swami Satyananda Saraswati. La maggior pare delle traduzioni che si trovano in giro sono opere di accademici, mentre in questa versione è possibile percepire la notevole differenza nei contenuti tradotti e spiegati da un praticante avanzato. E’ come leggere per la prima volta gli Yoga Sutra . I suoi 196 versi vi appariranno sotto un aspetto nuovo. Nel suo commento su ogni verso l’autore spiega approfonditamente il testo e da una interpretazione pratica alla via del raja yoga. Non vorrei sembrare troppo pubblicitario ma lo considero un testo immancabile per chi è sinceramente interessato ai testi classici. Unica pecca : non contiene il commentario di Vasya.
ALAIN DANIELOU “YOGA, METODO DI REINTEGRAZIONE” UBALDINI
Un testo fondamentale e pioneristico che analizza le pratiche dei testi classici dello yoga integrando con i consigli di maestri autentici di Benares, presso cui l’autore è stato allievo. La traduzione è un pò antiquata e non usa il linguaggio tecnico corrente di tante pratiche yoga, ma resta un testo irrinunciabile
DR GHAROTE – P. DEVNATH HATHAPRADIPIKA OF SVATMARAMA (IN 10 CAPITOLI) THE LONAVLA YOGA INSTITUTE 295 RS 390 PAGG.
Non è un libro nuovo essendo uscito nel 2001 ma si tratta di un documento straordinario per ogni insegnante o studente di yoga. Il più noto manuale classico di Hatha Yoga era infatti prima solo disponibile nei 4 capitoli classici (eccetto il testo del Kuvayalananda Institute tradotto anche in Italia dalla Savrity di Torino che riportava un quinto capitolo sulla cura dei disturbi che possono originarsi nella pratica dello yoga, peraltro considerato sicuramente un aggiunta successiva) e corrispondenti alle parti principali dello yoga di Gorakshanath, vale a dire asana, pranayama, mudra e nadanusandhana. Era noto però che esistevano vari riferimenti in altre scritture ad un Hathapradipika in 10 capitoli che gli autori, tra cui il compianto Dr Gharote, hanno scovato a Jodhpur dopo 25 anni di ricerca insieme ad un commentario inedito e tradotto in inglese (non il commentario che è riportato solo in sanscrito). Si tratta di un testo lungo quasi il doppio di quello sinora disponibile e i capitoli aggiuntivi riguardano informazioni addizionali su Pratyâhâra, Cakra, Dhâranâ, Dhyâņa, Samâdhi, Kâlajnâna (conoscenza dei segni che preannunciano la morte), Videhamukti (tecnica yogica di morire ), meditazione sui 5 tattwa, analisi dei chakra, nadi e prana, e maggiore estensione anche sui Mudra (che da soli occupano quasi un terzo del testo). Si può ordinare in varie librerie on line disponibili su internet.
GUDRUN BUHNEMANN “84 ASANAS IN YOGA, A SURVEY OF TRADITIONS” PRINTWORLD DELHI.
Le asana sono spesso il principale campo di lavoro, se non l' unico, nella maggior parte dei centri yoga moderni. Ma quali erano le asana fondamentali nel periodo classico e medioevale indiano (il numero di 84 asana è citato nella Gheranda Samhita, Shiva Samhita e Hathayogapradipika) e in che modo venivano praticate? Cerca di rispondere questo libro di un professore di sanscrito e religioni asiatiche all’ università del Wisconsin rintracciando le 84 asana classiche secondo alcuni testi dell’hatha yoga (in particolare hatharatnavali e jogapradipyaka, ambedue ispirati alla tradizione dell’Hathayogapradipika) e in alcuni documenti più moderni, riportandone in ambedue i casi le iconografie (compreso una serie di bellissime miniature indiane riportate in un manoscritto dell’800 conservato presso la British Library) e i nomi. Fonti diverse portano risposte diverse, ma il libro è molto affascinante (ordinabile presso varie librerie on line).
Se poi vogliamo approfondire i testi citati a partire da questo libro niente di meglio che leggere anche .
GHAROTE "HATHARATNAVALI OF SRINIVASAYOGI" DI2002 LONAVLA YOGA INSTITUTE 196 PAGG 15€
È un testo molto importante nella tradizione dell'hatha yoga pradipika e che risale alla metà del XV° secolo. Consta di 4 capitoli. Il capitolo primo tratta degli 8 kriya di purificazione, aggiungendo agli shatkarma tradizionali cakri e gajakarani, e delinea il concetto di mitahara e le varie condizioni necessarie per ottenere successo nello yoga. Il secondo capitolo tratta dei 9 pranayama, con un inedito bhujangakarani pranayama, e dei 10 mudra. Il terzo capitolo parla delle 84 asana classiche e dei vari niyama (non si parla invece degli yama nell’opera). Il quarto capitolo tratta del nada anusandhana (pratica dell’ascolto dei suoni interiori) e dello stato di samadhi.
EDIZIONE CRITICA DI SWAMI MAHESHANANDA "JOGA PRADIPYAKA OFJAYATARAMA"1737 KAIVALYADHAMA DI LONAVLA 2006.
Riporta la descrizione delle 84 asana classiche della tradizione, degli 8 kriya di purificazione, degli 8 Pranayama, dei 25 mudra. Il primo e secondo Capitolo trattano dei 10 Yama e dei 10 Niyama. Il Capitolo terzo sugli Asana, riporta ben 85 posizioni, specificandone i benefici, la posizione dello sguardo, il pranadharana (dove fissare l’energia pranica) e aggiunge altre cinque asana per la pratica di specifici Pranayama.Il Capitolo quarto tratta del Pranayama di purificazione con mantra. Il Capitolo quinto descrive 8 shuddikarma, otto Kumbhaka, abbastanza differenti da quelli descritti in Hathapradipika, e 24 Mudra, queste ancor più differenti . Hathapradipika e Shiva Samhita riportano solo 10 Mudra e Gheranda Samhita ne dettaglia 25.Infine si parla del Pratyahara. Il Capitolo sesto tratta del dharana come concentrazione sui 5 elementi, panchaTattva dharana, e vengono fornite indicazioni sulle pratiche Bija-mantra e Devata.Il Capitolo settimo insegna come padroneggiare Kala, il tempo di vita, riconoscendo i segni dell' arrivo della morte (prevalenza di Ida di notte e pingala di giorno) e descrivendo alcuni metodi per evitare o ritardare la morte (shambavi mùdra accompaganto da omkara japa; nadi shuddi; kumbhaka pranayama in siddhasana ). Inoltre tratta del dhyana sulla punta del naso, sul respiro con mantra e omkara e infine sul loto del cuore. Il Capitolo ottavo considera la fisiologia sottile del corpo nello Yoga , tratta del samadhi ed indica metodologie esoteriche utili a entrare nel corpo di un cadavere,Parakaya pravesha, per ultimare la sadhana al fine della realizzazione in vita.
“KULARNAVA TANTRA , LA VIA DELL’ESTASI” EDIZIONI VIDYANANDA , ASSISI 2005 18€ 290 PAGG.
Il kularnava (letteralmente “oceano – di beatitudine- del kula”, termine che significa sia clan, famiglia, che Shakti) è uno dei testi più importanti della tradizione tantrica Kaula e Nath, ed è stato scritto tra il 10° e 15° sec.d.C. Riporta un dialogo tra Shiva, il signore dello yoga, e Shakti, la madre dell’universo, in cui si enunciano i principi e la pratica della via tantrica, sempre con il linguaggio ermetico ed iniziatico che caratterizza la maggior parte dei tantra. Pubblicato da Avalon (sir Woodroffe) in sanscrito all’inizio del secolo il testo viene tradotto per la prima volta in italiano (sono lasciati in sanscrito solo i mantra), mentre era stato tradotto in inglese da Prachya Prakashan nel 1983. Le note includono commenti di Avalon e MP Pandit. Ogni capitolo è chiamato ullasa o beatitudine, in riferimento al nettare del Kaula.
In particolare gli Ullasa 15 e 16 trattano in maniera molto approfondita ed esaustiva le pratiche del mantra yoga con le applicazioni in abbinamento al pranayama e alle visualizzazioni meditative, l’Ullasa 3 della pratica relativa all’Ham –So, il 4 dei Nyasa. Completa il testo un utilissimo glossario dei termini sanscriti più ricorrenti nella letteratura tantrica con i loro significati, sia letterali che del linguaggio esoterico usato in questi testi.
MALLINSON, J, “THE KECHARIVIDYA OF ADINATHA: A CRITICAL EDITION AND ANNOTATED TRANSLATION OF AN EARLY TEXT OF HATHAYOGA,” HARDCOVER: 299 PAGG PUBBLICATO DA: ROUTLEDGE; 2007
Può valere la pena spendere un centinaio di dollari per ordinare su Amazon questo antico testo dello yoga classico composto prima del XV secolo? Forse si, specialmente se avete letto e apprezzato la yogakundalini upanishad (tradotta peraltro anche in italiano all'interno del libro "Kundalini yoga" di Swami Shivananda), visto che una parte di quel testo straordinario è proprio una porzione emendata di un documento molto più ampio ed antico, che viene ora tradotto in inglese per la prima volta. L'argomento e' sempre quello delle pratiche tradizionali dell'hatha yoga dei natha yogin medioevali, ed in particolare di una delle più importanti tecniche dell' hathayoga ("non c'è mudra così importante come il khecarimudra" recita l'Hathapradipika). L'autore, James Mallinson, fa un lavoro molto accurato comparando 30 opere in sanscrito, e approfondendo lo studio del testo sulla base dei contatti con yogin dell'india che hanno esperienza di tale pratica, al fine di approfondire come antiche tecniche tantriche si sono sviluppate e modificate poi nel corso dei secoli. Il testo è accompagnato da un'interessante introduzione e da un ampie estensione di note molto utili.
SWAMI MUKTIBODHANANDA SARASWATI “SWARA YOGA – THE TANTRIC SCIENCE OF BRAIN BREATHING” BIHAR SCHOOL OF YOGA 1983 234 PAGG 15 EURO
La pratica dello swara yoga parte dall’osservazione del ns respiro spontaneo e cerca di determinare
1 quale nadi è predominante in quel momento
2 quale dei 5 tattwa caratterizza il respiro in quel momento
questo può essere determinato anche tramite i colori che si vedono in yoni mudra (dopo l’inspiro in kaki mudra) dopo alcune pratiche di chhayopasana (osservare la propria ombra e proiettarla sul cielo) . Questa scienza può essere applicata per predire il futuro di malattie, relazioni, affari,… il testo riporta anche i risultati di una sperimentazione condotta tra monaci che hanno praticato swara yoga per alcuni mesi.
“ASHTAANGA YOGA” DI SAINT CHARANDASA . OM PRAKASH TIWARI -KALVAILYADHAMA LONAVLA 1983 Il testo , dopo aver approfondito la struttura sottile del corpo coi 10 prana, le 10 nadi e i 6 cakra riportandone i relativi bijamantra e divinita' tutelari, descrive 10 yama e 10 niyama, 2 asana delle 84 asana importanti dello yoga (siddha e padma), e i 10 anaahata nada prodotti col pranayama dalla pratica di attraversamento dei cakra verso l'alto. Riporta una tecnica di purificazione dei canali con nadi shuddi con un kumbhaka di 64 matra. Sottolinea Kechari mudra e mulabandha (incorporando i 3 nauli) come pratiche fondamentali. Dettaglia 8 tipi di pranayama, il risveglio di kundalini, il prathyahara, la dharana sui pancatattva, le Quattro varieta' di dhyana, i 3 tipi di samadhi, i 6 kriya di purificazione, 6 mudra e 3 bandha, elenca le attivita' da compiere con ida (stato di giorno,bere,...), le regole di vita, 8 siddhi.
“VASISHTA SAMHITAA (YOGA KAANDA)”KAIVALYADHAMA LONAVLA 1984 Testo probabilmente risalente al XII sec o prima, molto simile per struttura allo yogayajnavalkya e alla sandilya upanishad, che dovrebbero essere probabilmente piu' recenti. Riporta 10 yama e 10 niyama, descrive 9 asana, 14 nadi (di cui 2 vanno agli alluci, ai seni, all’ombelico), 10 vayu e 18 marmasthana (punti vitali del corpo). Descrive con chiarezza la tecnica di nadi shuddi e i suoi 4 sintomi di successo (appetito, pelle luminosa, corpo leggero, anahata nada) , le varie tecniche di pranayama per destare kundalini, 4 tecniche di pratyahara, la pancatattva dharana, i 5 tipi di sanguna dhyana e 1 tipo di nirguna dhyana, il samadhi, lo swara yoga per compiere atti favorevoli in accordo col respiro durante la vita ordinaria e infine riporta i modi per allontanare una morte imminente.
T.N. GANAPATHY “THE YOGA OF SIDDHA BOGANATHAR VOLUME 1 ST.ETIENNE DE BOLTON , CANADA 2003 358 PAGG.
Il testo riporta la biografia e la traduzione di una selezione di 75 poemi yogici di Boganathar, uno dei più famosi siddha del sud dell’India , appartenente al lignaggio di Tirumular.
Secondo la tradizione Boganathar visse una vita lunghissima grazie a tecniche di pranayama, di kundalini yoga ed alchemiche, e viaggiò ed ebbe discepoli in varie parti del mondo, ed in particolare in Cina. Molte infatti sono le assonanze del suo yoga con l’alchimia interiore taoista.
Il materiale è estratto dalla sua opera più famosa il Saptakandam , cioè i sette canti sulle esperienze yogiche di Boganathar in 7.000 versi, in quanto tale opera è divisa appunto in sette canti, ognuno intitolato ai diversi chakra (muladhara, swadisthana,.etc).
I testi antichi sono tradotti dal tamil in inglese prima parola per parola e poi in senso estensivo a cui segue un ampio commento. Il linguaggio è detto crepuscolare in quanto velato da un ermetismo intenzionale che lo riservava agli iniziati (anche se il testo dice che Boganathar è stato il primo del Siddha del sud a esprimersi in termini più intelligibili e questo gli aveva anche attirato l’odio e la condanna di altri Siddha)
Si tratta di un’opera molto interessante che getta un po’ di luce su una tradizione del kundalini yoga e del tantra alchemico ancora poco conosciuta in occidente, ma che ha una profondità ed un estensione enorme, ed il libro apre solo un piccolo spiraglio su quanto resta da tradurre e da conoscere.
A CURA DI ROBERTO DONADONI VIDYARANYA, CAPO MONASTERO SANKARIANO DI SRNGERI “LA LIBERAZIONE IN VITA. JIVANMUKTIVIVEKA ” ADELPHI LIT 45.000 1995
Il testo è un compendio di numerosissime citazioni da testi antichi e preziosi sul sentiero che porta alla liberazione secondo lo yoga classico ed l’advaita vedanta . Il testo è corredato da un ricco apparato di note esplicative. Particolarmente importante per i praticanti yoga il capitolo 3 che verte sulle tecniche logiche per la soppressione della mente a partire dal pranayama.
DAVID GORDON WHITE“IL CORPO ALCHEMICO, LE TRADIZIONI DEI SIDDHA NELL’INDIA MEDIOEVALE ” (THE ALCHEMICAL BODY 96 USA)2004 ED. Mediterranee418 pagg. 28.50€
A partire dal V sec. d.C., i Siddha avviarono il rinnovamento di un insieme di tecniche con le quali intendevano rendere se stessi immortali. Nell'arco dei successivi cinque-ottocento anni, emersero tre tipi di ordini di Siddha indù, ciascuno con il suo corpus specializzato di pratiche: i 'Siddha Kaula', i cui seguaci cercavano l'immortalità del corpo attraverso pratiche erotico-mistiche; i 'Rasa Siddha', alchimisti dell'India medievale che operavano per trasmutare i loro corpi in corpi immortali mediante l'ingestione di minerali, e i 'Natha Siddha', che operavano con tecniche interiori a livello più sottile. Per i Siddha dell'India medievale, questi tre tipi di pratica congiunti conducevano direttamente a sistemi di realizzazione dell'Assoluto passando attraverso il raggiungimento dell'immortalità del corpo e di poteri sovrannaturali.
Il testo mostra in realtà tutti gli elementi di interesse e fascinazione propri di una approccio accademico unitamente a tutti i relativi limiti per quanto riguarda i contenuti delle pratiche alchemiche e di hatha yoga, che stante il carattere di studio solo testuale, senza l'aiuto di una pratica e di una trasmissione iniziatica (che era la base nel sentiero dei siddha e dei nath), restano a livello di superficie, a volte con errori e fraintendimenti (ad es. a pag. 270 confonde shambavi mudra con viparita Karani e con kechari).Il testo è comunque molto interessante soprattutto per l'ampia bibliografia ed il continuo riferimento a testi difficilmente recuperabili altrimenti anche in lingua inglese.
DAVID GORDON WHITE “THE KISS OF THE YOGINI” UNIVERSITY OF CHICAGO PRESS 374 PAGINE
Segue la pubblicazione del “corpo alchemico”, divenuto un successo editoriale mondiale tra gli appassionati di studi tantrici e pubblicato in italiano l’anno scorso. Gordon White, professore di studi religiosi all’università della California di Santa Barbara, ha una straordinaria capacità di descrivere in modo molto sapiente e dotto, ma anche piacevole e raffinato, le concezioni e pratiche del tantrismo Kaula trascinando il lettore in un viaggio pieno di fascino che passa da un aspetto all’altro di queste realtà (riti, arte, architettura, storia e costumi, letteratura e testi, sessualità). L’impressione finale è che sia un pò come la documentaristica televisiva di moda negli stati Uniti, e da un pò di tempo anche da noi : si passa da un mistero all’altro restando sempre sulla superficie di tutto, anche se corredato riccamente di riferimenti a studi e testi ; e se da un lato questo variare il tema non stanca perché è come saltare in continuazione da un aspetto all’altro alla ricerca di una chiave che li decodifichi tutti citando sempre nuove fonti e testi rari, dall’altro si capisce che se questa chiave fosse nota all’autore sarebbe stata esposta sin dall’inizio del libro. Libro ricco di stimoli intellettuali, strizzando un po’ l’occhio anche all’aspetto sessuale del tantrismo (“california style tantrism”, come lo etichetta qualcuno, da cui White prende però nettamente le distanze), ma non riuscirete a trovarvi molto sulle pratiche che costituiscono il cuore del tantrismo Kaula.
GEORGE FEUERSTEIN PHD “THE YOGA TRADITION, ITS HISTORY, LITERATURE, PHILOSOPHY AND PRACTICE” 2002 Bhavana books new delhi 1500 rupie 690 pagg
Un trattato veramente enciclopedico sullo yoga la sua storia, filosofia, i suoi testi classici (alcuni qui riprodotti in tutto o in parte) e le sue varie pratiche. Molto utile e molto completo. Preventivare in caso di acquisto che essendo un testo esteso e impegnativo richiede un po’ di tempo per essere letto e assimilato.
GEORG FEUERSTEIN “IL LIBRO DEL TANTRA, IL SENTIERO DELL’ESTASI” (TANTRA, THE PATH OF ECTASY) NERI POZZA EDITORE 1990.
Testo sufficientemente rigoroso di un autore noto ormai da oltre 40 anni per la serietà dei suoi studi sulla tradizione yoga (con una trentina di libri ormai pubblicati) e fondatore dello Yoga Research Center. Il testo sgombra il campo da ogni connessione della tradizione del tantra con quello che chiama il neo-tantrismo dei nostri giorni, limitandosi peraltro a delinearne i caratteri generali ( fisiologia esoterica del corpo, l’importanza del guru, l’iniziazione, il ruolo della kundalini-shakti, il mantra, il nyasa, l’hasta mudra, lo yantra), ma senza addentrarsi troppo sui contenuti specifici delle varie tradizioni (anche se si dilunga di più sulle pratiche della scuola Kula) e sui particolari della sadhana, che secondo la tradizione sono da apprendere solo personalmente da un insegnante qualificato facente parte di un lignaggio.
Il testo evidenzia anche come l’Hatha yoga della tradizione sia una forma di yoga tantrico e non uno yoga fisico come normalmente inteso oggi in India ed occidente.
Nell’ambito più specifico dell’Hatha Yoga Il libro cita lo Sharada-Tilaka-Tantra che riporta solo cinque asana (padma, svastika, vajra, vira e bhadra) . Il testo distingue poi tra pranayama sangarbha (con seme, cioè con mantra) e nigarbha (senza seme) e descrive la tecnica come puraka contando 16, kumbhaka contando 64 e spingendo il prana nel sushumna, e rechaka in pingala contando 32.
Questo tantra spiega il termine dharana come la fissazione (trattenimento) del prana in varie parti del corpo al fine di sbloccare le nadi e far fluire l’energia in modo da rendere possibile la concentrazione sulla divinità su cui si medita. Dhyana viene definita come contemplazione della divinità prescelta e del vero Sé.
DAVID FRAWLEY “TANTRA YOGA” (TANTRIC YOGA AND THE WISDOM GODDESSES 94) EDIZIONI IL PUNTO D’INCONTRO2004 PAGG.272 EURO 13, 90
L’autore è noto per le sue conoscenze sull’ayurveda e sul vedanta, e da quindi una visione del tantrismo alla luce dell’induismo tradizionale, sgombrando subito il campo da ogni rapporto col neo tantrismo californiano new age, così di moda nell’ambiente in cui scrive. L’autore tratta della fisiologia esoterica nel tantra (con i vari kosha, prana, chakra, nadi, etc…) ma senza dubbio il contributo più innovativo è l’analisi della pratica delle 10 mahavidya del tantrismo shakta , cioè delle dee e le relative pratiche spirituali (simbologia, meditazioni , mantra, etc ).
Completa il testo un analisi dei 3 doshas spiegando le metodologie per aumentare o diminuire ognuno di questi a seconda della costituzione individuale della persona .
La mia impressione è che siamo andati un pò fuori tema rispetto al titolo (specialmente quello italiano).
FRANCI GIORGIO R. "YOGA" IL MULINO 2008 130 PAGG € 8, 80
L'autore che ha insegnato Filosofia dell'India e dell'Asia Orientale presso l'Università di Bologna riesce a parlarci di yoga con la simpatia emiliana e la semplicità di una persona molto colta ma anche capace di tradurre e sintetizzare contenuti e concetti difficili. Il testo ripercorre la storia dello yoga dai tempi più antichi fino alla nostra epoca, con una particolare attenzione per lo yoga classico, lo yoga buddhista e quello tantrico. Nell'ultima parte si parla della recente diffusione dello yoga in tutto il mondo e delle ragioni del suo successo, tra ricerca spirituale, consumismo culturale e mania per il fitness. Lettura piacevole ed interessante
“YANTRA YOGA, LO YOGA TIBETANO DEL MOVIMENTO” del Maestro Namkhai Norbu rimpoche, Shang Shung Edizioni, 2011.
"IL TONG-ZI –GONG, LO YOGA BUDDISTA DEI MONACI SHAOLIN” di shi-heng-chan shi-heng-ding tascabili xenia, 130 pagg 2009 .
Fino a qualche anno fa pensavo come molti che probabilmente lo yoga dinamico come è stato reso noto dall’ashtanga vinyasa yoga fosse probabilmente un innovazione recente che stravolgeva completamente il concetto di sthira sukha delineato da Patanjali negli Yogasutra. Negli ultimi anni l’incontro con forme di yoga molto antiche e pure nella trasmissione del loro lignaggio tradizionale (e quindi passate incontaminate nei monasteri da maestro a discepolo) mi ha fatto ricredere su questo punto. La conferma è arrivata anche dalla pubblicazione di testi che hanno fatto luce su questo tema. Tra questi troviamo un libro che trovo veramente eccezionale:“Yantra yoga, lo yoga tibetano del movimento” del Maestro Namkhai Norbu rimpoche, dove la spiegazione delle pratiche (asana, pranayama e meditazioni) si accompagna come commentario ad un testo tantrico di grande importanza di Vairocana (vissuto nell’8° secolo), discepolo del leggendario Padmasambhava (o Guru Rimpoche come viene chiamato con devozione in tibet). Non è difficile intuire come l’ashtanga vinyasa yoga possa essere una versione semplificata di pratiche più antiche di yoga tibetano (infatti Krishnamacharya aveva appreso questo yoga in tibet dal suo maestro che viveva in una caverna presso il lago Manosrar).
Interessante sapere che esiste anche uno yoga dinamico di Shaolin, forse portato dall’India alla Cina da Bodhidarma (o Damo come lo chiamano i cinesi) nel 6° secolo d.C.. Ne troviamo descrizione in “Il tong-zi –gong, lo yoga buddista dei monaci shaolin” di shi-heng-chan shi-heng-ding .
Anche qui la descrizione si accompagna alla traduzione di un testo antico (anche se molto meno dettagliato del precedente) della tradizione Chan di Shaolin.
Libri di Yogaterapia e yoga in gravidanza
DOTT. SWAMI KARMANANDA MBBS (SOTTO LA GUIDA DI PAHARAMANSA SATYANANDA)“LE APPLICAZIONI DELLO YOGA NEL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE COMUNI” EDIZIONI SATYANANDA ASHRAM ITALIA (83 VERSIONE INGLESE – 2003 ITALIANA) €18.50 PAGG.250
Siete alla ricerca di un buon testo di yogaterapia? Vi propongo allora questo che è uno dei migliori in cui mi sia mai imbattuto e che molti conosceranno perché l’edizione inglese circola da diversi anni mentre solo da poco tempo è stato tradotto anche in italiano. L’autore si è laureato in medicina in Australia all’università di Sidney e poi ha approfondito a partire dal 1974 la yogaterapia come viene applicato alla Bihar School of Yoga e in particolare in base alle risultanze scientifiche verificate dallo Yoga research Foundation, l’istituzione fondata a Munger da Paramanhasa Satyananda per valutare scientificamente gli effetti delle pratiche yoga.
L’autore dettaglia le terapie yoga di ben 37 malattie tra le più diffuse e comuni : dai problemi della vista, al mal di testa, a malattie del sistema cardiovascolare, del sistema respiratorio, del sistema gastrointestinale, del sistema urogenitale, trattando anche i diffusissimi disturbi legati ad artrite, vene varicose e ai vari tipi di problemi della schiena. Per ogni patologia elenca alcuni punti chiave della malattia sotto il punto di vista medico (qui alcune parti forse non sono sempre aggiornatissime dal punto di vista medico), emozionale, psico -mentale e pranico, e riporta infine le pratiche yogiche raccomandate, oltre ad alcune indicazioni dietetiche e comportamentali al fine di ristabilire la salute secondo i principi di vita dello yoga. Il testo è veramente un manuale utile per ogni insegnante.
Per chi volesse invece leggere un libro pionieristico ma altrettanto bello e affascinante sullo yogaterapia consiglio anche “IGIENE PERSONALE YOGA. MANUALE DI AUTOTERAPIA” DI
YOGENDRA RIEDITO DALL’ IST. DI SCIENZE UMANE .€ 13,00 PAGG. 241 che fu pubblicato a New York all’inizio del secolo da Yogendra, inviato là da Swami Kuvalayananda del Kaivalyadhama Ashram di Lonavla.Dedica ogni capitolo ad un particolare apparato del corpo, ed elenca e spiega le tecniche più idonee per ottenerne un funzionamento sano e prolungato. Insegnamenti relativi all'alimentazione, pranayama, shat kriya, sessualità, vestiario, ambiente di vita e uso dell'idroterapia yoga. Bellissimo anche per il valore storico che ha.
TIMOTHY MAC CALL "LO YOGA CHE TI CURA, ESERCIZI E PRATICHE X PREVENIRE E RISOLVERE I DISTURBI PIÙ DIFFUSI" SPERLING & KUPFER 2008 (TITOLO ORIGINALE "YOGA AS MEDICINE" 2007) 26 EURO PAGG.496
Leggendo questo testo non si ha dubbi sul fatto che diverrà presto un classico per le applicazioni terapeutiche dello yoga, in quanto è scritto veramente bene e riporta, per i diversi tipi di patologie e disturbi, le pratiche consigliate da alcuni dei più famosi insegnanti yoga statunitensi (se vogliamo il limite può essere questo, di essere molto centrato su come lo yoga è vissuto in America, ma si sa che l’autore, praticante Iyengar, è il responsabile medico dello Yoga Journal a stelle e strisce). Per far bene comprendere il miglioramento ottenuto dai praticanti si riportano con un taglio molto personale e anche coinvolgente le loro storie personali e come la pratica li abbia aiutati a curare o migliorare il loro problema di salute, e in generale la loro vita. Ogni capitolo tratta di una diversa patologia e sono riportati in modo molto analitico e dettagliato i riferimenti alle ricerche scientifiche effettuate su gruppi di pazienti e praticanti. Completano l’opera alcune precauzioni e consigli per le principali categorie di asana (estensioni all’indietro, piegamenti in avanti, torsioni,..). Un libro veramente meritevole di essere letto e acquistato.
Elenco i benefici dello yoga citati dal Dr Mac Call nel testo : Aumenta la flessibilità, rinforza i muscoli (fondamentali per ginocchia; mal di schiena e sciatalgie e cervicali); migliora l’ equilibrio (le cadute con le fratture del bacino sono l’anticamera della perdita dell’indipendenza e dell’ospizio); migliora l sistema immunitario (rafforzandolo, ma anche normalizzandolo in caso di malattie autoimmuni); migliora la postura (causa di mal di schiena, ma anche mal di testa e artrite, affaticamento) connessa al 66% probabilità di vivere più a lungo secondo uno studio Ucla Usa , che evidenzia come 1 cattiva postura aumenti i rischi di malattie respiratorie (per la minore ossigenazione del sangue) e circolatorie (per la compressione del torace) e aumenta l’altezza; aumenta la capacità polmonare , ideale contro l’asma;porta a una respirazione più lenta e più profonda; scoraggia la respirazione con la bocca filtrando l’aria contro l’inquinamento e disincentivando il russare e gli attacchi di asma; incrementa l’ossigenazione dei tessuti e del cervello , aumentando emoglobina e globuli rossi; rafforza le articolazioni ed aumenta la produzione di liquido sinoviale coi suoi movimenti; nutre i dischi intervertebrali e perviene la degenerazione; migliora la circolazione venosa con le posizioni invertite alleggerendo il lavoro del cuore. Toglie il gonfiore da gambe e caviglie; migliora coi movimenti yoga la circolazione linfatica, combattendo infezioni e cellule tumorali; migliora i piedi piatti ; migliora la propriocezione e la consapevolezza di disturbi fisici e emozionali, anche solo incipienti; favorisce il controllo delle funzioni corporee; rafforza le ossa aumentandone la densità secondo uno studio Ucla; tonifica il sistema cardiovascolare; facilita la perdita di peso; rilassa il sistema nervoso contro stress, mal di testa e insonnia; ma lo attiva anche in persone troppo rilassate con inarcamenti e tecniche di pranayama
SWAMI SATYASANGANANDA SARASWATI SOTTO LA GUIDA DI PARAHAMANSA SATYANANDA “TATTWA SHUDDI” PRATICA TANTRICA DI PURIFICAZIONE INTERIORE” EDIZIONI SATYANANDA ASHRAM ITALIA 1999 154 PAGG.
Spiega la tecnica tantrica per purificare l’essere umano a partire dai 5 tattwa che compongono il suo corpo fisico ed energetico (terra, acqua, fuoco, aria, etere), passando da una forma grossolana a una più sottile e psichica. La finalità duplice della tecnica , terapeutica curativa e di preparazione per lo sviluppo spirituale, è approfondita con cura e dovizia di particolari.
L’immaginazione interiore curativa per varie malattie visualizzando le cellule sane che attaccano quelle malate.
AG MOHAN E INDRA MOHAN “TERAPIA YOGA, GUIDA ALL'USO TERAPEUTICO DELLO YOGA E DELL'AYURVEDA” MEDITERRANEE 2007 260PAGG 28,50 EURO
Un testo molto interessante che riporta parte degli insegnamenti di Krishnamacharya, di cui l’autore è stato allievo per molti anni. Anche per questo la descrizione delle pratiche, dei vinyasa e delle sequenze ricordano molto da vicino gli insegnamenti del figlio Desikachar sullo yoga.
BKS IYENGAR “YOGA, CONOSCERE E PRATICARE LO YOGA CON UN GRANDE MAESTRO” (YOGA: THE PATH TO HOLISTIC HEALTH 2001) MONDADORI 2002 39 €.416
Il titolo inglese sottolineava l’aspetto di yogaterapia del testo che si perde invece nel titolo italiano, mentre la trattazione resta rivolta in quella direzione, costituendo un po una rielaborazione grafica (con foto molto belle che illustrano bene le asana) ed un estensione (per esempio con un ampia sezione sui supporti che possono facilitare il raggiungimento delle asana) della parte di yoga terapeutico che già trovavamo nel classico Light on yoga del 65, e che continuo a preferire per la maggiore estensione della trattazione e per il costo molto più contenuto. Iyengar nato nel 1918 resta un autorità indiscussa nel campo dello yoga con i 180 istituti legati al suo metodo in 40 paesi e molti di più che vi si ispirano più o meno liberamente. Completano il testo una serie di tavole anatomiche, un glossario, una serie di sequenze studiata sulla base dei maggiori disturbi, una serie di tavole che consentono di costruire dei corsi yoga progressivi in 20 settimane
STELLA WELLER"YOGA PER LA SCHIENA, LA VIA EFFICACE ALLA SALUTE VERTEBRALE" DI PREZZO: € 12,50 210 PAGINE EDIZIONI PUNTO d'incontro
Un libro che si rivolge ad un problema specifico e diffusissimo (forse la problematica più estesa tra coloro che cercano un sollievo terapeutico nello yoga). Il libro insegna delle semplici tecniche secondo un approccio dolce e graduale finalizzato a migliorare la postura, rafforzare la schiena e conservare la salute dorsale in futuro. Secondo l'autrice si tratta di un metodo comprovato da anni di esperienza che ha aiutato tante persone che soffrivano di mal di collo, di mal di schiena e di tutti i disturbi correlati. Il testo è introdotto da parti di anatomia e fisiologia che ho trovato troppo sintetiche e in generale poco chiare.
LUCIA GAUDENTI – GIANFRANCO GUERRA “YOGA PER LA VISTA, ESERCIZI PER L’ARMONIA DELLA VISIONE” LUNI EDITRICE 2005 -18 € 156 pagg
Il testo monotematico,che nasce dalla collaborazione tra Lucia Gaudenti, insegnante di Padova diplomata presso la scuola di Gabriella Cella, e Gianfranco Guerra, ingegnere specializzato in ottica oftalmica, è un po’ un compendio di varie metodiche volte a migliorare la nostra capacità di vedere. Dopo un analisi della struttura anatomica dell’occhio si passano in rassegna i vari tipi di difetti visivi con le principali soluzioni che offre la medicina moderna a tale casistiche. Segue la teoria della visione, con indicazioni sia per l’illuminazione ideale degli ambienti che per le posizioni di lavoro, e uno studio della funzione visiva anche secondo un approccio psico-somatico e simbolico. Nella 3° parte vengono riportate le varie tecniche per il miglioramento visivo dai metodi tradizionali del dr Bates (sunning, blinking, palming, shifting, focusing,…) alle varie tecniche dello yoga (asana, pranayama, trataka, tecniche con i mandala,…) Non mancano consigli per l’igiene oculare ed un alimentazione appropriata. Mi sono piaciute particolarmente le indicazioni per aumentare la motilità visiva (usare il naso come un pennello o come un puntatore), indispensabili per gli autori a contrastare il maggior male visivo della nostra epoca: la fissità visiva legata all’uso del pc e del televisore.
VITTORIO CALOGERO OKI YOGA MI "I BENEFICI DELLO YOGA DINAMICO, ESERCIZI CORRETTIVI IN COPPIA E DI GRUPPO” MACRO edizioni 110 pagg 12€
È un testo abbastanza originale che riporta molti esercizi yoga svolti in coppia e in gruppo ed illustrati chiaramente con foto a colori. Lo stile di yoga proposto è quello del maestro giapponese Masahiro Oki presso cui l’autore si è formato. Propone inoltre molti esercizi correttivi per diminuire le differenti lunghezza di un arto (proponendo di stirare asimmetricamente la gamba o il braccio più corto del praticante). In modo analogo si consiglia di identificare in alcune posture di test eventuali asimmetrie posturali per poi correggerle con esercizi dove si tiene sollevato il ginocchio, la spalla o il fianco strutturalmente più basso.
URWICZ CATHERINE YOGA PER IL VISO - RED EDIZIONI -2004 142 PAGG - 13,50 € Una proposta innovativa: uno yoga semplificato, finalizzato a tonificare e a rassodare i muscoli facciali. La tecnica presentata in questo libro è stata sperimentata dall'autrice con risultati strabilianti, poiché gli esercizi intervengono contemporaneamente sulla psiche, inducendo una benefica e rilassante armonia interiore, e sul corpo, tonificando i muscoli. Gli esercizi, semplici ed efficaci, sono illustrati uno per uno con disegni e non richiedono alcuna competenza particolare.
FRANCOISE BARBIRA FREEDMAN "YOGA PER LA GRAVIDANZA E LA NASCITA" 2005 FABBRI EDITORE 160 PAGG 18,50 EURO
L’autrice, medico e terapista yoga di Cambridge, nonché membro del board of yoga therapists in Inghilterra, fornisce in questo libro indicazioni dettagliate di esercizi di respirazione, rilassamento e sequenze adatte per ciascun diverso trimestre della gravidanza. Inoltre riporta un programma anche per il travaglio e per il periodo che segue il parto. Completo e molto utile.
WENDY TEASDILL “PRENATAL YOGA ” 2000 (TITOLO ORIGINALE “YOGA FOR PREGNACY”1999) EDIZIONI IL PUNTO DI INCONTRO LIT 28.500 144 PAGG.
È un libro che ha ricevuto l’approvazione del lo Yoga Biomedical Trust inglese e che è stato pubblicato in collaborazione con medici e ostetriche. Lo stile seguito dall’autrice è quello Iyengar, ma l’approccio è abbastanza personale, chiaro ed efficace, individuando esercizi e pratiche ad hoc per i diversi trimestri della gravidanza, con indicazioni utili per gestire il travaglio ed il parto e per effettuare il recupero post partum. Veramente utile e uno dei pochi testi abbastanza completi sull’argomento.
DELHEID OHLIG “LUNAYOGA” RED EDIZIONI 2009 112PAGG 12€
E’ la riedizione recente di un testo che era andato fuori stampa. Molto interessante per chi vuole approfondire un punto di vista marcatamente femminile sullo yoga e sui benefici che può offrire. L’autrice è un’ allieva svizzera della ginecologa e fisioterapista israeliana Aviva Steiner, che ha creato/ adattato una forma di yoga per stimolare la fertilità delle donne (includendo nel suo programma le danze rituali tribali e sciamaniche per la fecondità) e alleviare i disturbi mestruali. Riporta un interessante elenco di casistiche di donne che hanno risolto molti problemi seguendo questi insegnamenti
Libri generalisti di presentazione dello yoga
CENTRO YOGA SHIVANANDA A CURA DI LUCINDA LIDELL, NARAYANI, GIRIS RABINOVITCH RED
“IL NUOVO LIBRO DELLO YOGA”edizioni 2003 ( the Book of Yoga 2000 London Gaia Books Ltd) 19,.90€
Riporta l’introduzione di Swami Vishudevanda (l’autore di “the complete illustrated book of yoga”uscito negli USA nel 1960 e uno dei libri più famosi al mondo sullo yoga, anche se - salvo errore - credo non sia mai stato tradotto in Italia) e infatti questo nuovo testo si pone sulla scia del suo classico del 1960 e rappresenta l’ultimo aggiornamento del noto libro del centro Yoga Shivananda Inglese.
Il taglio è divulgativo e l’approccio è generalista, ma è uno dei pochissimi testi che consiglierei sia a praticanti esperti che a principianti per la completezza, chiarezza e sintesi, che ho trovato veramente fuori dal comune; spazia infatti dalla filosofia ai kriya, alle asana (partendo dalle tradizionali fino a comprendere moltissime asana complesse, anche se riporta che Swami Shivananda diceva che bastavano solo 3 posizioni per mantenere il corpo in salute: shirsha, sarvanga e pashimotta), ai vari pranayama e ai 3 bandha, al rilassamento e alla meditazione, ai mantra, all’alimentazione, per arrivare a trattare anche le pratiche più specialistiche indirizzate alla gravidanza, all’infanzia e alla vecchiaia, nonché una parte riservata all’anatomia del corpo fisico e di quello sottile e anche un glossario. Dà inoltre utili consigli per costruire individualmente delle sequenze e delle pratiche sia con le posizioni fondamentali che con quelle complesse. Le belle fotografie completano e arricchiscono il testo.
MIRA MEHTA - KRISHNA S. ARJUN WADKAR “YOGA SPIEGATO, COMPRENDERE E PRATICARE LO YOGA IN MODO SEMPLICE E NATURALE” €28,5 ED.MEDITERRANEE PAG.224 "Yoga spiegato" descrive le asana (evidente il riferimento al metodo Iyengar) ripartendole in dodici sezioni, con l'aiuto di belle foto, e fornendo, oltre le istruzioni per praticarle, anche utili consigli per progredire nella pratica. Si fanno accenni al ruolo della respirazione nel processo di stabilizzazione e controllo della mente. L’aspetto veramente innovativo del libro di Mira Mehta è l’affiancamento alla parte pratica di sezioni di spiegazione della filosofia che supporta lo yoga e di come questo inquadramento teorico possa fornire un significato vitale alla sua pratica.
La parte teorica, fatta dal Professor Krishna S. Arjunwadkar sulla base degli Yogasutra di Patanjali, tratta argomenti come le funzioni della mente, la natura dell'anima e la meditazione, in modo molto semplice, ma estremamente chiaro, e i principali concetti filosofici esaminati vengono riassunti alla fine di ogni capitolo per una facile consultazione. E’ il primo testo che vedo riportare i nomi delle asana anche attraverso i caratteri devanagari propri della lingua sanscrita
ROSEMUND BELL “YOGA PER TUTTI” GUIDE POCKET DE AGOSTINI 1999 SIMPLE YOGA TECHNIQUES 98 LONDON) 112 PAGINE 10.28 €
Con una piacevole veste grafica corredata da fotografie dettagliate illustra soprattutto Asana secondo la tradizione Iyengar (con ampio ricorso a supporti e cinture)ripartendole in sezioni : posizioni in piedi , sedute, supine e capovolte, rilassamento respirazione e meditazione (questa sezione è particolarmente scarna nei contenuti) e posizioni avanzate. Conclude una proposta di sequenze per la pratica quotidiana
SWAMI SHANTIDHARMANANDA SARASWATI, 1960 DISCEPOLO DI SATYANANDA BSY "THE HOLISTIC YOGA" editore srikunj.com 11$ 314 pagg 2004
L’autore segue gli insegnamenti del compianto swami satyanda saraswati e della bihar school of yoga e il libro ne rappresenta un compendio molto agevole e ben strutturato dove oltre a riportare in modo completo le varie pratiche dello yoga (shatkriya, asana,pranayama, mudra e bandha, tecniche di pratyahara, dharana e dyana) non mancano i riferimenti ai testi tradizionali, un analisi completa della fisiologia esoterica dello yoga (vayu, nadi, cakra,etc) secondo i diversi testi classici e anche un indice di disturbi curabili tramite le varie tecniche di yoga terapia. Difficile trovare un libro così piccolo e così completo. Ordinabile tramite varie librerie on line.
ANNIE JONES “YOGA PER VIVERE BENE” ARMENIA (YOGA IN A NUTSHELL 98) 2001 60PAGG.7.75€
una piccola guida che presenta alcuni elementi originali sia intermini di esercizi di respiro che di asana e sequenze. Contiene anche alcune pagine di indicazioni per costruire un programma giornaliero e delle pratiche adatte per curare i disturbi più comuni.
ANNA TROKES " CORSO DI YOGA "€ 14,90 CON CD AUDIO DI 70 MINUTI EDIZIONI RED
L’autrice è naturopata e insegnante di yoga di Berlino. Al libro è allegato un cd in cui guida quattro programmi di pratica con sequenze da eseguire al mattino e alla sera; inoltre guida anche un rilassamento e una meditazione del cuore per caricare di energia e combattere lo stress. Piacevole.
CLAUDIA MAHLER "CORSO VIDEO DI YOGA PER LA RESPIRAZIONE E IL MOVIMENTO" EDIZIONI RED. 14.90€ 2006
è la riproduzione di una lezione di yoga soft di 60 minuti di questa insegnante di Amburgo che pone molta enfasi sul respiro e sul rilassamento. Esercizi di tensione e rilassamento praticabili proprio da tutti, per ogni età e capacità fisica.
KRISTIEDAHLIA HOME (INTEGRAL YOGA INSTITUTE, SAN FRANCISCO , CALIFORNIA –ATHAYOGA.COM “YOGA, BENESSERE NATURALE PER IL CORPO E LO SPIRITO” FABBRI EDITORI 2006 112 PAGG
Un altro libro con delle gran belle foto evocative di asana, eseguite individualmente o in coppia, con qualche breve accenno a tecniche di respirazione, rilassamento e meditazione. Piacevole da sfogliare e valido per chi si accosta allo yoga per la prima volta
“SURYA NAMASKARA, LO YOGA DEL SOLE” Apa B. Pant , € 5,16, Astrolabio Edizioni Pagine 56 1974
Testo molto bello per chi, come me, ama in particolar modo il “saluto al Sole” e ciò che esso rappresenta, nella pratica quotidiana viene considerato come un risveglio dell’ ”energia solare” dell’individuo, verso una più alta coscienza di sé e dell’universo. L’autore ne descrive l’antichissima tecnica e la sequenza, ma i benefici che se ne traggono, riferito anche alla pratica da parte dei bambini. Una parte del libro è dedicata alla nomenclatura in sanscrito dei chakra, (la loro posizione nel corpo e gli organi da essi influenzati) al loro coinvolgimento durante l’esecuzione del saluto al Sole e all’attenzione che si pone, assieme alla respirazione, ad ognuno di essi passando da asana ad asana. Molto affascinante è anche la parte di raccolta e spiegazione dei vari mantra d’invocazione al Sole, nei suoi molteplici nomi e significati, tanti quante sono gli aspetti che colorano la divinità.
Libro breve e ricco di spunti, tra la pratica, la teoria e il misticismo.
(Valentina M. 08/12/11)
Libri specifici sul pranayama
RICHARD ROSEN “LO YOGA DEL RESPIRO, GUIDA GRADUALE AL PRANAYAMA”( “The yoga of breath, a step-by-step guide to pranayama”) 2003 Ubaldini editore 24€ 296 pagg.
Ce ne accorgiamo subito sin dall’inizio del testo: l’estrema precisione nei dettagli delle singole tecniche, i preparativi con cui vengono avvicinate e l’attenzione estrema alle sensazioni corporee che ne risultano, nonché l’uso di una variegata serie di supporti (coperte, fasce, cinghie, sacchetti di sabbia, bolster, mattoni, sedie, cuscini), sono particolari che nel corso degli anni abbiamo tutti imparato ad identificare come caratteristiche dello stile Iyengar.
L’autore, insegnante californiano abbastanza noto negli Stati Uniti (amico di Rodney Yee che gli ha scritto la prefazione, vi ricordate l’orientale che posa nelle videocassette dello Yoga Journal?) definisce infatti il libro come un umile integrazione di “Light on Pranayama” di B.K.S. Iyengar. Il testo è sicuramente fedele al metodo progressivo professato nel titolo (forse anche troppo?) e partendo da una esplorazione del respiro prima in shavasana (di cui propone molte varianti) e poi in alcune posizioni assise di base ci accompagna, a cavallo dell’analogia con un viaggio all’interno di noi stessi, nello studio di alcune tecniche fondamentali di respirazione (ujjayi, kapalabhati, anuloma viloma) e dei tre bandha. Il viaggio nel paese del respiro, come per ogni viaggiatore che si rispetti, viene supportato da una serie di mappe topografiche, che ci consentono di approfondire via via anche le strutture anatomiche coinvolte.
Il testo si ferma comunque ai fondamentali rimandando un’esplorazione ulteriore alla supervisione di un insegnante qualificato.
Libri su alcune Scuole moderne di yoga
"ASHTANGA YOGA " DI LINO MIELE (4° edizione -2000) - pubblicato dalla Scuola di Ashtanga Yoga di Roma
"YOGA MALA” di Sri K.Pattabhi Jois, pubblicato dalla Scuola di Ashtanga Yoga di Roma - 2001 Volete sapere qualcosa di più sullo stile Ashtanga Vinyasa Yoga (la denominazione più estesa mi sembra più corretta per distinguerlo dallo yoga di Patanjali ) ideato da Pattabhi Jois e la cui diffusione crescente anche in Europa è ormai sotto gli occhi di tutti?
Il libro “Ashtanga Yoga” scritto da Lino Miele, riporta la prima e la seconda serie dell'Ashtanga Vinyasa Yoga mostrando, anche attraverso delle fotografie, l'esatta sequenza delle posture con i relativi benefici ed il conteggio preciso dei vinyasa (respiro sincronizzato al movimento). Credo sia disponibile solo in lingua inglese. Non ci sono molti dettagli, ed in generale il testo è conciso ed essenziale, ma può servire sia per i praticanti come guida , sia per chi voglia semplicemente capire un pò di più sulla pratica di questo stile.
Lo "Yoga Mala", invece scritto dal Maestro Sri K. Pattabhi Jois nel 1958, è disponibile da alcuni anni nella versione rielaborata da Eddie Stern nel 1999, studente di Jois da oltre venti anni e direttore del Patanjali Yoga Shala di New York.
Mala significa “garlanda" in Sanscrito, e Yoga Mala è quindi una "garlanda di esercizi yoga ".
Pattabhi Jois, nato nel 1915 a Kowshik, Mysore District, ha studiato Yoga dal 1927 al 1945 con Krisnamacharya e nel 1948 ha fondato l’Ashtanga Yoga Research Institute di Mysore.
L'autore dapprima sottolinea i principi etici e la filosofia che sottostà alla disciplina, e poi guida il lettore attraverso la versione Ashtanga del Saluto al sole. Magari si può essere anche non d’accordo con tutti i punti di vista espressi da Jois, ma il testo resta interessante e offre vari spunti di riflessione e conoscenze .
KIA MIEUX “YOGA DINAMICO" (TIT.ORIG.:DYNAMIC YOGA 02 LONDON)EDIZIONI TECNICHE NUOVE 2004, 160 PAGG., 14.90EUR
Al di la del titolo che senz'altro coglie una tendenza di moda questa insegnante americana, che lavora nell'area della baia di San Francisco e che dice integrare gli insegnamenti della scuola Iyengar e di quella di Pattabhi Jois, offre una spiegazione sintetica delle tecniche base dei corsi dell'Ashtanga Yoga. Il testo ha una gradevole veste grafica ed è corredato da alcune proposte di lezioni impostate come sequenze di asana, spiegando come strutturare le relative fasi di transizioni tra le varie posture .
BENDER BIRCH BERYL "OLTRE IL POWER YOGA. YOGA DINAMICO PER IL CORPO E PER LA MENTE" EDIZIONI CORBACCIO 2008 290 PAGG € 26.00
E' il resoconto dal sapore molto americano del percorso nello yoga di Beryl Bender Birch, che scopre negli anni '80, dopo dieci anni di studi yoga, l' Ashtanga Vinyasa , una pratica antica ma apparentemente non molto simile al più ampio sistema classico a otto passi di Patanjali. Chiamò questa pratica Power Yoga (o yoga dinamico) per sottolinearne l'aspetto fisico intenso e faticoso. In questo libro cerca di riavvicinare l'aspetto atletico e dinamico allo yoga classico ad otto braccia. L' autrice fa una comparazione, originale, ma anche un pò azzardata, tra le otto braccia dello yoga di Patanjali e i chakra (spesso nello yoga classico si parla di 6 chakra appunto come nel testo shatcakranirupana, o 7 se vi si aggiunge il sahasrara, loto dei mille petali che altrove viene considerato una porta energetica, mentre qui si arriva appunto a delineare 8 chakra che vengono trattati insieme alle otto pratiche principali dello yoga ). Lo scopo quello di strutturare una pratica yoga che fa bene al corpo e stimola la mente, tra tradizione e modernità.
M.ALLENDORF E E. LEHNERT "IL LIBRO DEL POWER YOGA" EDIZIONI RED 126 PAGG. 19.90€
Aumentano in circolazione i libri sul power yoga, quando si dice l'importanza del nome....In effetti il testo è un introduzione alla prima serie dell'asthanga Vinyasa, un libro come molti, senza infamia e senza lode, che si sofferma abbastanza compiutamente anche sulla parte respirazione ujjayi, dristhi, e bandha da coordinare in questo tipo di pratica.
FEDERICO SQUARCINI E LUCA MORI "YOGA, FRA STORIA, SALUTE E MERCATO" Carocci editore 2008, 13€ 136 pagg.
Analisi molto interessante e abbastanza innovativa di un professore di indologia della Sapienza e di un filosofo che si occupa di teorie e modelli di comunicazione che cercano di mettere a confronto lo yoga di ieri secondo la "traditio" religiosa dei testi classici con lo yoga di oggi, tra "traductio" di adattamento dei contenuti originali e "trading" commerciale. Si legge agilmente, più difficile aderire a delle conclusioni definitive sul tema dell’equilibrio ottimale delle diverse anime dello yoga moderno. Per un analisi in parte simile e in parte complementare segnalo anche
MARK SINGLETON, JEAN BYRNE “YOGA IN THE MODERN WORLD, CONTEMPORARY PERSPECTIVES” Prezzo £80.00 Edizioni Routledge 2008 Pagg 224.
Un testo molto interessante che con taglio accademico analizza l’evoluzione dello yoga in occidente sotto un punto di vista antropologico, storico, filosofico e di storia delle religioni. Credo sia un opera abbastanza unica nel suo genere anche se si tratta di uno studio certamente non esaustivo. Mark Singleton insegna storia delle idee al St. John's College, Santa Fe, Stati Uniti . Jean Byrne è associato dell'Università del Queensland, Australia e gestisce il centro yoga Space Yoga a Perth.
Biografie di grandi maestri dello yoga
SWAMI RAMA "LA MIA VITA COI MAESTRI HIMALAYANI"(LIVING WITH HIMALAYAN MASTERS) EDIZIONI IL PUNTO DI INCONTRO €16.90 NUOVA EDIZIONE 2007 320 PAGG
Swami Rama è stato uno dei più influenti Maestri di yoga del 20° secolo. In questo classico della spiritualità recentemente riedito dalle edizioni Il Punto di incontro si narra degli straordinari incontri che l'autore ebbe con yogin e santi sulle montagne dell'Himalaya, nelle cui grotte Swami Rama dimorò dall'età di quattro anni. Si tratta di un racconto veramente affascinante, dove la narrazione delle vite miracolose di yogin straordinari si fonde con i loro insegnamenti veicolando in un modo molto piaevole da leggere la saggezza autentica che viene dall'oriente.
HEIDI WIDER “FOOTSTEPS TO FREEDOM” KRIYA SOURCE PUBLISHING 2003
Avete letto “Autobiografia di uno Yogi” e siete rimasti affascinati dalla figura di Lahiri Mahasaya?
Attraverso questo libro potete approfondire la vita e gli insegnamenti di questo grande maestro, guru radice di Paramahansa Yogananda e yogi elevatissimo che portava avanti la propria sadhana mentre conduceva una vita ordinaria da capofamiglia e adempieva a tutti gli obblighi lavorativi e a tutte le responsabilità sociali dell’epoca. Qualcosa di molto lontano dall’unicità del sentiero ascetico verso l’illuminazione che normalmente si ritrova in molta tradizione classica.
Il testo racconta in un linguaggio semplice e discorsivo la storia e i numerosi aneddoti relativi alla vita di quattro grandi maestri della tradizione del kriya yoga : Lahiri Mahasaya, suo figlio Tinkari Lahiri, suo nipote Satya Charan Lahiri, e un diretto discepolo vivente Prakash Shankar Vyas (chiamato “Guruji” nel libro), che l’autrice ha avuto la fortuna di incontrare durante il suo pellegrinaggio a Benares in cerca di un più profondo significato alla vita attraverso lo yoga. Il libro è il resoconto affascinante di questo viaggio e della scoperta del kriya yoga originale attraverso le biografie di questi grandi maestri.
Il libro è ordinabile anche direttamente dall’autrice tramite il suo sito www.kriyasource.com
SWAMI KRIYANANDA (DONALD J.WALTERS) “IL SENTIERO, AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI OCCIDENTALE”(THE PATH, AUTOBIOGRAPHY OF A WESTERN YOGI) EDIZIONI MEDITERRANEE2002 408 PAGG
nuova edizione del 2002 riveduta in cui sono state tolte un centinaio di pagine afferenti soprattutto alla vita di Kriyananda fino all’incontro con quello che sarebbe divenuto il suo Maestro, dove si narrava le sue aspirazioni di tipo culturale di una persona che aspirava a divenire “qualcuno “ nella società come musicista o scrittore, con una certa presunzione intellettuale tipica di molti figli della nostra società occidentale e competitivita..
Se avete letto l’ Autobiografia di un yogi e ne siete rimasti affascinati questo è il libro che forse maggiormente da un seguito al testo di Yogananda.
Si tratta di un libro straordinariamente pieno di ispirazioni nel senso più profondo del termine scritto da uno dei pochi discepoli ancora viventi di Paramahansa Yogananda , che lo conobbe a soli 22 anni nel 1948 e passò con lui i 3 anni successivi fino al suo mahasamadhi avvenuto nel 1952. “Il sentiero” è la storia affascinante della ricerca autentica e sincera della verità da parte di un uomo disposto ad abbandonare tutto per raggiungerla, una storia commovente e a tratti anche divertente, da cui traspare un grande amore per il suo guru e per la comunità da lui fondata. La storia è densa di eventi straordinari e miracolosi di Yogananda, tipici della vita di santi e grandi yogi. Particolarmente affascinante è la lunga descrizione della figura di Yogananda e dei suoi insegnamenti, una sintesi armoniosa tra la spiritualità di Oriente e quella di occidente
“SRI KRISHNAMACHARYA THE PURNACARYA “ DI MALA SRIVATSAN 1997 pubblicato da Krishnamacharya Yoga Mandiram chennai India
In inglese Prefazione di Desikachar e introduzione di Iyengar Nato il 18/11/1888 a Muchukundapuram, nel distretto Chitradurga, karnataka,1989, a 16 anni in trance (sogno?) riceve lo Yoga Rahasya direttamente dal suo autore Nathamuni, un rishi dell’antichità (9° sec.). Il suo guru era Rama Modana Brahmachari, che viveva con la sua famiglia in una caverna in Tibet, presso Manasarovar, presso cui visse per ca otto anni e che gli fece memorizzare l’intero testo “yoga kurantam”. Si sposa nel 1925 con una sorella di Iyengar (lei aveva 11 anni) da cui avrà 3 figli e 3 figlie. Esplora l’insegnamento degli Alvars, yogis di origini contadine dell’india del sud. Fonda la scuola yoga a jaganmohan palace su richiesta del Maharaja di Mysore dove lavorerà fino al 1950, insegnando yoga anche a bimbi e malati, disabili fisici e mentali (cikitsa krama=yogaterapia), e più tardi addirittura anche alle donne. Scriveva” Come la pratica appare esternamente è irrilevante, ciò che conta è come il praticante la sente da dentro e i suoi effetti.La nostra evoluzione è direttamente collegata allo stato della mente ed alla capacità di raggiungere uno stato di vairagya (distacco). Importante è bhavana (mental formation ) nella pratica: visualizzare Dio che ci da energia vitale nell’esalazione, ci riempie e purifica in kumbaka e esalando ripetiamo “lord I offer myself to you, nothing is mine”. Adattava lo yoga totalmente alle necessità fisiche o mentali dello studente. Esperto in ayurveda, lettura del polso, preparazione di erbe, yoga terapia, ha fatto dimostrazioni scientifiche bloccando il battito cardiaco per oltre 2 minuti. Dhyana per lui era meditazione su Ishvara. Incoraggiava gli allievi ad insegnare dicendo che insegnare era il miglior modo di apprendere. Aveva grande rispetto per gli swami Shivananda e Saccitananda.
Consigliava come essenziale un minimo di 10 minuti in antah-tratakam, sanmukhi mudra e maha mudra. In caso fosse disponibile poco tempo consigliava shirsasana e sarvangasana.
In generale consigliava di dedicare uguale tempo alle pratiche di asana, pranayama e dhyana.
Consigliava movimenti lenti del corpo accompagnato da appropriato pranayama, mentre kumbhaka deve essere naturale senza causare sforzo.
SWAMI MUKTANANDA 1961 “IL GIOCO DELLA COSCIENZA – UN AUTOBIOGRAFIA SPIRITUALE” (PLAYOF CONSCIOUSNESS 1971) SIDDHA YOGA EDIZIONI 1996 346 PAGG. –
E’ la descrizione unica e in dettaglio fatta da un santo delle varie fasi esperienziali in un percorso di sviluppo verso la realizzazione del Sé
SWAMI SATYANANDA SARASWATI E SWAMI NIRJANANANDA SARASWATI “LA VISIONE DELLO YOGA “– EDIZIONI SATYANANDA ASHRAM ITALIA 24 euro 2005 374 pagg,
Si può essere iniziati ancora giovani da un grande Santo dello yoga moderno, Swami Sivananda Saraswati (1887-1963), passare 12 anni con lui, fondare una delle scuole di yoga più famose al mondo, oltre a un ’istituzione sociale e caritatevole, una fondazione per le ricerche scientifiche sullo Yoga, raggiungere gli apici della conoscenza e della chiarezza espositiva nell’hatha yoga, nello yoga kundalini, nel kriya yoga e nello yoga tantrico e poi dedicarsi totalmente al bhakti yoga?
La risposta si trova nell’esempio della vita di Swami Satyananda Saraswati che per anni si era ritirato per dedicarsi ad una vita da Sannyasin itinerante nel continuo ricordo di Dio. Ce ne parla questo libro che raccoglie alcune delle più importanti conferenze pubbliche e satsang rilasciati dagli anni ottanta ad oggi, da lui e dal suo successore spirituale, Swami Nirjanananda Saraswati, che è l’attuale guida della Bihar School of Yoga. Ne risultano pagine affascinanti che trattano con grande profondità del prana vidya, del mantra sadhana, della relazione Guru discepolo, del Bhakti Yoga , della relazione tra yoga, come scienza della mente, e la moderna scienza occidentale.
BKS IYENGAR “YOGA, PENSIERO E PRATICA” (titolo originale “yoga, wisdom and practice”) Mondadori 2009 256 pagg 24 euro.
Contiene molti articoli e pensieri del maestro yoga probabilmente più popolare al mondo, dilungandosi sulla sua vita e su tanti temi della pratica. Si legge e si sfoglia bene; le frasi e i racconti di Iyengar si accompagnano in modo fluido a moltissime foto di asana, dalle più note e accessibili a tutti a quelle avanzate. Non manca un pò di spazio anche per la trattazione di tecniche base di pranayama e di meditazione.
STEPHEN COPE “LA SAGGEZZA DELLO YOGA, UNA GUIDA ALLA RICERCA DI UNA VITA STRAORDINARIA” 2009 euro 10 feltrinelli 330 pagg (the wisdom of yoga , a seeker’s guide to extraordinary living” 2006)
È scritto bene e si legge bene: l’autore, insegnante di yoga e psicoterapeuta , del Kripalu Centre di Lenox, Massachusetts, parte dalla vita di alcuni amici praticanti per descrivere alcuni concetti fondamentali degli Yoga Sutra di Patanjali e collegarli in modo chiaro alla realtà della vita di tutti noi, questo rende la lettura agevole e interessante con l’inevitabile limite che molti concetti di Patanjali rischiano di restare a livello di superficie o essere a volte banalizzati
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